Allarme per le imprese, aumento della bolletta del 40%. Come evitarlo?

Allarme per le imprese, aumento della bolletta del 40%. Come evitarlo?

Allarme per le imprese, aumento della bolletta del 40%. Come evitarlo?

I prezzi delle materie prime sono alle stelle, durante l’estate del 2021 sono aumentati del 31,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. C’è molto allarmismo, soprattutto per gli imprenditori, molti dei quali non possono beneficiare delle misure contenitive pensate dal Governo con il DL 130/2021. L’unico modo per evitare l’aumento della bolletta è sottoscrivere un nuovo contratto di luce e gas con tariffe fisse.

L’aumento del gas è stato certamente causato dalla pandemia, che ha rallentato la produzione facendo calare anche gli investimenti. In questo periodo di ripresa, c’è stato un boom della domanda di gas a livello globale e produzioni e trasporti non riescono a soddisfare la domanda europea, per questo con l’arrivo dell’inverno i prezzi sono saliti vertiginosamente. Pare che i prezzi rimarranno alti almeno per i prossimi 6 mesi. Chiaramente, poiché il gas è essenziale per la produzione dell’energia elettrica, anche i prezzi di quest’ultima saranno interessati da un forte aumento.

L’unica operazione posta in atto dal Governo, per mitigare l’aumento del gas naturale, nel prossimo trimestre, è quella di abbassare il prezzo dell’IVA al 5% – non facendola più oscillare tra il 10% e il 22%.

Tuttavia, questa misura contenitiva potrebbe non bastare. Per questo Mr Utenza, ti consiglia di stipulare un nuovo contratto di luce e gas con tariffe fisse. Se stipuli un contratto della luce o del gas a prezzo fisso, ciò significa che questo non cambierà per almeno 12/24 mesi.

Il prezzo adottato non subirà le fluttuazioni del mercato, garantendo un importo costante in bolletta, in cui avrà inciso unicamente il consumo e non l’andamento dei prezzi della luce e del gas sul mercato all’ingrosso. È vero, non potrai godere di eventuali abbassamenti del prezzo della luce e del gas, ma potrai sempre cambiare fornitore, in maniera gratuita. 

Questo è un ottimo momento per cambiare, chiedi la tua consulenza gratuita a Mr Utenza!

Come evitare l’aumento delle bollette nel prossimo trimestre?

Come evitare l’aumento delle bollette nel prossimo trimestre

Come evitare l’aumento delle bollette nel prossimo trimestre?

Con il Decreto Legge 130/2021, approvato lo scorso 23 settembre, il Governo intende azzerare, o comunque mitigare, l’aumento del costo dell’energia e del gas previsti per il prossimo trimestre, adottando diverse misure contenitive. Vedremo quali saranno i beneficiari di questo nuovo dispositivo di legge. Ma per non avere sorprese, per i non beneficiari, è consigliabile la sottoscrizione di un nuovo contratto a prezzi fissi.

Coloro che potranno beneficiare dell’annullamento degli effetti del futuro aumento della bolletta dell’energia elettrica – causato dall’aumento del costo delle materie prime – sono: 

  • nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui;
  • nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli);
  • percettori di reddito o pensione di cittadinanza;
  • utenti in gravi condizioni di salute, utilizzatori di apparecchiature elettromedicali.

Invece per quanto riguarda le piccole e piccolissime imprese e per gli altri utenti domestici, verranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema, limitatamente al quarto trimestre 2021, a patto che le utenze siano a bassa tensione, fino a 16,5 kW.

Per far fronte invece all’aumento del gas, il decreto legge ha stabilito l’abbattimento degli oneri di sistema, limitatamente a questo trimestre – e la riduzione dell’IVA al 5% per tutti coloro che usufruiscono del gas – privati e aziende – attualmente l’IVA è fissata tra il 10% e il 22%, a seconda del consumo.

In qualsiasi caso, è consigliabile la sottoscrizione di un nuovo contratto luce e gas, con tariffe fisse e monorarie. Questo è ormai possibile grazie al Mercato Libero. 

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Condominio: IVA al 10% sull’energia elettrica

Iva al 10% per i condomini

Con l’interpello n. 142 del 3 marzo 2021, l’Agenzia delle Entrate ha corretto le precedenti pronunce in merito, stabilendo che i condomini composti da sole “esclusivamente” da unità immobiliari residenziali, ossia abitazioni private, hanno diritto alla riduzione dell’IVA sulla bolletta energetica. Si passa dal 22% al 10%.

Questa precisazione fa leva sulla sfumatura del diverso avverbio che qualifica i connotati del condominio destinatario della fornitura di energia elettrica, ovvero se trattasi di condominio “esclusivamente” o “prevalentemente” residenziale, nel primo caso costituito da unità immobiliari aventi sola destinazione abitativa, nel secondo integrato anche da negozi, uffici o studi professionali.

Per questo, con l’ultimo interpello, diventa fondamentale il concetto di esclusivo uso domestico: hanno diritto alla riduzione dell’IVA tutti i consumatori finali che utilizzano l’energia elettrica nella propria abitazione privata a carattere familiare o in analoghe strutture a carattere collettivo caratterizzate dal requisito di residenzialità, e non la utilizzano nell’esercizio di imprese o per effettuare prestazioni di servizi rilevanti ai fini dell’IVA, anche se in regime di esenzione.

Fatta quindi, questa necessaria premessa, sarà poi l’Amministratore del condominio “esclusivamente residenziale” a farsi carico di comunicare al gestore dell’energia – tramite apposita dichiarazione o affidandosi a Powercare Italia – a specificare la condizione dell’immobile, al fine di poter usufruire dell’agevolazione IVA sul consumo dell’ elettricità a servizio delle parti comuni.

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Hai una Partita IVA? Scopri se hai diritto alla riduzione dell’accisa e dell’IVA!

Riduzione dell’accisa e dell’IVA per titolari di PIVA

Sono due le tassazioni alle quali è soggetta la fornitura di energia elettrica: l’accisa, imposta erariale sul consumo e l’IVA, imposta sul valore aggiunto. Per entrambe le imposte sull’energia elettrica sono previste delle agevolazioni e delle esenzioni dalle aliquote per alcune categorie di consumatori. 

ENERGIA ELETTRICA

Hanno diritto all’ IVA agevolata al 10%, tutte le imprese estrattive e manifatturiere, comprese le imprese poligrafiche, editoriali e simili; le imprese agricole; e gli utenti che utilizzano l’energia per usi domestici (strutture residenziali e ambienti come caserme, scuole, case di riposo, conventi, orfanotrofi) e quelli che impiegano l’energia per impianti di irrigazione, di sollevamento e di scolo delle acque (consorzi di bonifica e di irrigazione). Hanno invece diritto all’esenzione dell’IVA sulla bolletta dell’ energia elettrica le aziende esportatrici e gli operatori economici che effettuano operazioni superiori al 10% del volume d’affari nell’anno precedente (esenzione entro un limite). 

Per quanto riguarda l’accisa sulla luce, invece, hanno diritto alle agevolazioni le imprese che impiegano l’energia elettrica per la riduzione chimica, in processi elettrolitici o metallurgici (classificati DJ 27 – classificazione ATECO), quelle che impiegano l’energia elettrica in processi elettrolitici mineralogici classificati DI 26 – classificazione ATECO) e le imprese che impiegano l’energia elettrica per realizzare prodotti sul cui costo finale l’energia incide per più del 50% (calcolato in media per unità). Sono esenti al pagamento dell’accisa sull’energia elettrica tutte le imprese che producono elettricità, quelle che impiegano l’energia elettrica per l’esercizio delle linee ferroviarie per trasporto merci e passeggeri e le imprese che impiegano l’energia elettrica per l’esercizio delle linee di trasporto urbano e interurbano.

GAS NATURALE

Per quanto riguarda invece le forniture di gas naturale, abbiamo diverse imposte: l’accisa, le addizionali regionali e l’IVA. Anche in questo caso lo Stato prevede delle agevolazioni, con aliquote ridotte o esenzioni, sia per i clienti privati, sia per le imprese. Andiamo a scoprire chi ne ha diritto.

Hanno diritto all’aliquota IVA agevolata al 10% sul gas le imprese estrattive e manifatturiere, (sezione C, codice ateco comprese quelle poligrafiche, editoriali e simili), le aziende agricole e le imprese che impiegano gas per la produzione di energia elettrica e quelle che usano il gas in centrali di cogenerazione, ossia la produzione combinata di elettricità e calore.

Hanno diritto all’esenzione IVA per il gas metano gli operatori economici che effettuano operazioni superiori al 10% del volume d’affari nell’anno precedente.

Per quanto riguarda la riduzione dell’ accisa del gas in bolletta,  ne hanno diritto le imprese industriali che producono beni e servizi (artigianali, agricole, alberghiere, di ristorazione, di distribuzione commerciale, forni per il pane, produzione di energia elettrica e la cogenerazione), gli impianti sportivi adibiti ad attività dilettantistiche senza fine di lucro, le attività ricettive svolte da istituzioni per assistenza a disabili, orfani, anziani e indigenti e comunità di recupero di tossicodipendenza dove vengono svolti lavori. Godono dell’accisa ridotta sul gas anche gli alberghi, gli hotel e le strutture ricettive, le imprese che si occupano della distribuzione commerciale, i ristoranti (agevolazione totale o parziale al 50%), le pizzerie, e i bar.

Hanno invece diritto all’esenzione del pagamento dell’accisa e delle addizionali regionali sul gas, le imprese che utilizzano il gas per: la riduzione chimica, nei processi elettrolitici o metallurgici e nei processi mineralogici (classificati DI 26 e DJ 27 – classificazione codice ATECO).

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Come scegliere il migliore fornitore di Energia Green?

Cosa si può fare, concretamente e individualmente, per preservare l’ambiente naturale e contrastare il fenomeno del cambiamento climatico? La risposta è semplice: affidarsi alla cosiddetta energia green e scegliere il fornitore migliore attraverso la scelta di un’offerta sostenibile dal punto di vista ambientale

L’energia green è una tipologia di energia derivante delle fonti rinnovabili, che hanno capacità rigenerative superiori al loro consumo, per questo, potenzialmente inesauribili. Il vantaggio del loro utilizzo non è solo la riduzione dell’impatto ambientale derivante dell’estrazioni del fonti energetiche, ma anche e soprattutto l’eliminazione delle emissioni dannose. Infatti, secondo IPSRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – la sostituzione di un kWH di energia prodotto da fonti fossili con uno proveniente da fonti rinnovabili consente di evitare l’emissione di circa 5kg di CO2. 

Per far sì che la propria casa sia più amica dell’ambiente ci sono due possibilità:

  • Scegliere un fornitore di energia 100% rinnovabile, vale a dire un fornitore specializzato nell’offerta di energia green.
  • Scegliere un’offerta green con un fornitore tradizionale. Ormai moltissimi prevedono offerte specifiche per i consumatori più attenti. 

I fattori da valutare per effettuare una scelta consapevole sono gli stessi per entrambe le possibilità: la convenienza, la trasparenza, il servizio di assistenza e la Certificazione B Corp.

La convenienza: molti credono che scegliere l’energia verde significhi accollarsi spese maggiori in bolletta, questo non è vero. Potrebbe persino costare di meno.

La trasparenza: è essenziale che durante la scelta del fornitore, si abbia un’idea chiara e trasparente dei costi e della provenienza dell’energia. Il fornitore è sempre tenuto a precisare qual è la fonte energetica. Qualora non fossero specificate, puoi contattare il fornitore e chiedergli di fartele conoscere, e di fornirti il titolo GO (Garanzie d’Origine) rilasciato dal Gestore dei Servizi Energetici – l’organo statale deputato al controllo sulle fonti rinnovabili. Leggendo il titolo Go potrai scoprire da quali impianti rinnovabili il tuo fornitore acquista l’energia che poi ti rivende. Se rifiuta di farlo, c’è qualcosa che non va.

Il servizio di assistenza: un’assistenza efficace e rapida è sintomo di professionalità. Scegline uno che sappia essere rapido e competente attraverso i canali che preferisci.

Certificazione B Corp: se un’azienda possiede questa certificazione, vuol dire che ha elevati standard di responsabilità sociale e ambientale.  

Vuoi rendere la tua casa amica dell’ambiente? Contattaci e scopri le soluzione Green proposte da Powercare. Compila il form, ti ricontatteremo entro 24 ore.

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Si avvicina la seconda fase del Servizio a Tutele Graduali

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Si avvicina la seconda fase del Servizio a Tutele

È stato istituito, dall’ARERA, il Servizio a Tutele Graduali per accompagnare il passaggio al mercato libero delle piccole  e micro imprese per le quali dal 1° gennaio 2021 è stata prevista la rimozione della tutela di prezzo.  Questo passaggio pur essendo obbligatorio, è stato graduale e si sta avviando verso la sua seconda fase.  Hanno usufruito del servizio le  imprese che al 1° gennaio 2021 non avevano un fornitore di energia elettrica sul mercato libero:

  • Le piccole imprese – con un numero di dipendenti non superiore a 50 e non inferiore a 10 e/o un fatturato annuo non superiore a €10 milioni e non inferiore a € 2 milioni – titolari unicamente di punti di prelievo connessi in bassa tensione;
  • Le microimprese – con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a € 2 milioni – titolari di almeno un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kW.

Per tutti i clienti domestici e per tutte le altre microimprese (potenza impegnata inferiore a 15 kW) il servizio di mercato tutelato proseguirà fino al 31 dicembre 2021.

Nella prima fase, detta anche assegnazione provvisoria, in vigore fino al 30 giugno 2021, il Servizio a Tutele Graduali è stato fornito dagli attuali esercenti la maggior tutela con un prezzo che, per la parte della Spesa per la materia energia, continuando a riflettere le variazioni del prezzo dell’energia elettrica nel mercato all’ingrosso.

Nella seconda fase, detta assegnazione a regime, che entrerà in vigore dal 1°luglio 2021, il Servizio a Tutele Graduali sarà erogato dagli esercenti selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali, che si svolgeranno a livello territoriale e della durata triennale.

Queste le imprese classificatesi.

Impresa Classificata Area
Iren Mercato S.p.A. Puglia, Toscana
A2A Energia S.p.A. Lazio
A2A Energia S.p.A. Lombardia senza il Comune di Milano
Axpo Italia S.p.A. Piemonte, Emilia-Romagna
Iren Mercato S.p.A. Comune di Milano, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta
A2A Energia S.p.A. Veneto, Liguria; Trentino-Alto Adige
HERA COMM SPA Campania, Marche
HERA COMM SPA Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria
HERA COMM SPA Sicilia, Sardegna

Dal 1° Luglio 2021, tutte le PMI che rientranno nei suddetti parametri riceveranno un’informativa da parte del proprio operatore, nella quale saranno specificate le condizioni definitive stabilite con l’Autorità per chiarire le modalità, le tempistiche e le garanzie dei pagamenti e della fatturazione.

Bonus sociale automatico: cos’è e quando parte

Parte lo sconto automatico sulle bollette di acqua, luce e gas

Saranno circa 2,6 milioni i soggetti che dal 1° luglio 2021, potranno usufruire del bonus sociale automatico e ricevere uno sconto in bolletta della luce, del gas e dell’ acqua. Basterà compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, ai fini dell’Isee, per ottenere la prevista riduzione sulla spesa sostenuta per le forniture di elettricità, gas naturale e acqua. Mentre lo scorso anno era necessario presentare domanda al proprio Comune di Residenza o ai Caf designati. L’agevolazione sarebbe dovuta partire dal 1° gennaio 2021, ma è slittata fino ad ora, per l’intervento dell’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente.

A chi spetta

Il bonus sociale spetta a tutti clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura che:

  • posseggono un nucleo familiare con indicatore Isee non superiore a 8.265 euro;
  • hanno almeno 4 figli a carico e un ISEE inferiore a 20000 euro;
  • sono titolari del Reddito di cittadinanza o di Pensione di cittadinanza. Tra questi, i titolari di reddito di cittadinanza hanno diritto al bonus luce e gas anche se l’Isee supera gli 8.265 euro, mentre possono chiedere lo sconto nella bolletta dell’acqua solo se il loro l’ISEE si colloca entro la soglia di 8.265 euro;
  • sono intestatari di un contratto attivo di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici oppure usufruiscono di una fornitura condominiale attiva gas e/o idrica;
  • nuclei famigliari con casi di malattia grave,  in cui si è costretti a ricorrere ad apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.

Quanto vale

Ovviamente l’importo al quale si ha diritto, dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare, annualmente aggiornato. Il bonus spetta ad un solo componente per ciascuna tipologia. Per l’anno 2021 lo sconto in bolletta ammonta ai seguenti importi:

  • da 1 a 2 componenti per nucleo familiare: 128 €;
  • da 3 a 4 componenti: 151 €;
  • oltre 5 componenti: 177 €;

Il bonus sarà automaticamente detratto dalle bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda, l’importo non sarà unico, ma scaglionato nelle diverse bollette.

10 consigli utili per consumare meno energia in casa e risparmiare in bolletta

Risparmiare è un obiettivo per molti, tutt’altro che semplice da raggiungere. Anche utilizzare meno energia in casa, potrebbe aiutarci, con qualche piccolo accorgimento, si potrebbe risparmiare persino in bolletta.

Nonostante nel 2020, per effetto delle misure di contenimento della pandemia si sia registrata la domanda di energia più bassa degli ultimi 20 anni, pari a circa il -5,3%, le case moderne sono piene di elettrodomestici e apparecchi che richiedono molta energia per funzionare. Non sempre questi dispositivi operano in maniera efficiente, nonostante siano sempre più intelligenti. Anche se non è realistico pensare di eliminare totalmente il consumo energetico dalle nostre case, adottare misure per utilizzare meno energia domestica è utile per rendere il mondo un posto migliore e per alleggerire i conti da pagare a fine mese.

Che si tratti di mettere un coperchio su una casseruola o spegnere gli elettrodomestici da parete, ecco 10 consigli che ti faranno risparmiare energia e denaro

1. Attento ai vampiri energetici

Sono subdoli succhiatori di energia che la utilizzano anche quando pensi che non stiano facendo. Ad esempio, sono vampiri energetici i computer lasciati in modalità stand by o i caricabatteria dei cellulari collegati alla presa di corrente anche quando dall’altra parte non c’è un apparecchio collegato. Persino la macchina del caffè lasciata collegata – anche se fai solo un paio di caffè al giorno- consuma energia. Collega i cavi alimentatori degli elettrodomestici e dei computer alle “ciabatte multiprese”, così da poter facilmente disattivare tutti i dispositivi che non ti serve utilizzare. Se si tratta di un oggetto che non usi frequentemente, ad esempio il phon, non lasciarlo attaccato alla presa di corrente in bagno, scollegalo, tranne quando hai effettivamente bisogno di usarlo.

2. Utilizza meglio i tuoi elettrodomestici

Gli elettrodomestici di oggi sono molto più efficienti dal punto di vista energetico rispetto a quelli di una volta e, grazie alle classi energetiche, possiamo consumare meno energia e risparmiare più denaro. Anche il modo in cui vengono utilizzati può fare una grande differenza nel consumo energetico della propria casa. Utilizza, ad esempio, lavatrice e lavastoviglie solo con carichi completi, invece caricarle a metà e lava i panni a freddo anziché a caldo. Non tenere lo sportello del frigo aperto per troppo tempo, specie di estate e assicurati che sia posizionato lontano da fonti di calore come il forno. Sbrinalo regolarmente insieme al congelatore. L’accumulo di ghiaccio, infatti, comporta un maggior utilizzo di energia per mantenere costante la temperatura all’interno.

3. Sostituisci le tue lampadine con i LED

Se in casa non utilizzi già le lampadine a LED, è il momento di sostituirle. Dotare la tua casa di illuminazione a LED potrebbe costarti un po’ di più delle lampadine alogene a incandescenza o fluorescenti, ma più lampadine a LED utilizzerai, più soldi risparmierai. Oltre a richiedere meno energia per emettere luce, hanno una durata maggiore rispetto a quelle tradizionali. Quelle ad alta efficienza, ad esempio, dovrebbero durare almeno un decennio.

4. Sfrutta la luce solare per l’illuminazione

Ottimizzare l’illuminazione della propria casa e sfruttare la luce solare è un altro piccolo trucco per risparmiare energia e denaro. Nonostante il bianco sulle pareti per qualcuno è semplice e banale, rende effettivamente le stanze più luminose senza bisogno di accendere le luci. Per esempio, se hai una finestra esposta ad est, dipingi la parete opposta di bianco per ottenere il massimo di illuminazione naturale in tutta la stanza. Scegli delle tende di colore chiaro per le finestre e ricorda di aprirle durante il giorno soprattutto se nelle stanze ci sono degli specchi. La quantità di luce riflessa sarà maggiore e risparmierai circa un’ora di luce. 

5. Installa un termostato intelligente

È probabile che tu stia sprecando molta energia per il riscaldamento o il raffreddamento di stanze che non vengono utilizzate molto spesso. Un termostato intelligente, e quindi, programmabile, ti consente di scegliere quando riscaldare e raffreddare i tuoi spazi. Quelli di ultima generazione possono persino imparare le tue abitudini e programmarsi da soli. A seconda dell’incidenza di alcuni fattori esterni (come il clima della zona in cui vivi, e il tempo in cui la casa rimane vuota nell’arco della giornata), utilizzando un termostato intelligente invece di un quello tradizionale potresti potenzialmente risparmiare tra il 5% e il 10% sul riscaldamento e tra l’8% e il 10% sul raffreddamento.

6. Sostituisci il vecchio scaldabagno

Se sei seriamente intenzionato a risparmiare energia e denaro, non puoi ignorare l’impatto del tuo vecchio scaldabagno. Proprio come con le lavatrici, se utilizzi uno scaldabagno elettrico, riscaldare l’acqua in tutta la casa richiede un’enorme quantità di energia. Con quelli a gas invece, che si attivano solo su richiesta di acqua calda (ad esempio quando apriamo il rubinetto) l’energia impiegata è ridotta rispetto ai sistemi elettrici, a beneficio dell’ambiente e della bolletta. Optando per gli scaldabagni con pompa di calore di ultima generazione è possibile ridurre la spesa economica anche del 60% rispetto ad un impianto elettrico.

7. Vai a caccia di perdite d’aria e sigillale

Per mantenere la temperatura desiderata, sarebbe auspicabile sostituire tutte le finestre con quelle di ultima generazione, ad alta efficienza energetica. Ma un’operazione del genere non è sempre finanziariamente fattibile. Per fortuna però, puoi rimediare alle perdite d’aria spendendo pochi euro con prodotti ideali per l’isolamento termico come guarnizioni e paraspifferi. Le perdite si verificano spesso intorno a porte e finestre, nonché intorno alle prese e nelle aree in cui entrano cavi, tubature o condutture. Sigilla tutte queste zone per impedire al calore di fuoriuscire in inverno e all’aria fresca di disperdersi in estate. I tuoi consumi energetici e gli importi da pagare in bolletta si abbasseranno.  

8. Spreca meno energia mentre cucini

Sia che tu stia usando un piano ad induzione, che uno classico a gas, assicurati che la pentola abbia le stesse dimensioni dell’elemento riscaldante. Eviterai di riscaldare anche l’aria! Se stai invece utilizzando il forno, evita di aprirlo continuamente per controllare il cibo all’interno, lo sportello in vetro serve proprio a quello. E ricorda di cambiare le guarnizioni e i filtri del forno periodicamente, consentirai al calore di diffondersi meglio all’interno del vano senza fuoriuscire all’esterno.

9. Evita le ore di punta di maggior consumo energetico

Come puoi immaginare, il maggior consumo energetico avviene durante il giorno, quando la maggior parte della popolazione, in casa o al lavoro, utilizza le apparecchiature elettroniche. Dai il tuo contributo alla salvaguardia dell’ambiente e, almeno in casa, cerca di evitare di utilizzare elettrodomestici, come la lavastoviglie e l’asciugatrice dalle 16.00 alle 18.00.

10. Confronta i fornitori di luce e gas nel Mercato Libero

Controlla la tua bolletta e verifica che le tariffe e le condizioni contrattuali sottoscritte in precedenza siano ancora adatte alle tue esigenze economiche e di consumo. Con la liberalizzazione del mercato energetico puoi scegliere il fornitore e l’offerta più vantaggiosa e adatta alle tue esigenze. Contatta i diversi fornitori di luce e gas per conoscere le loro proposte oppure affidati alla consulenza di un esperto di Powercare che valuterà la tua bolletta e selezionerà per te le migliori soluzioni per risparmiare energia e denaro. Contattaci subito (link alla pag. contatti)

I tempi moderni comportano un maggiore consumo di energia nelle case ma, come abbiamo visto, esistono molti accorgimenti da usare e tante innovazioni tecnologiche che ci possono aiutare a ridurre il consumo di energia e a preservare il benessere del Pianeta. Sii consapevole dell’utilizzo dell’energia nella tua casa e cerca di fare sempre meglio per te stesso e per gli altri. Anche piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza, soprattutto quando più persone iniziano ad attuarli.

Liberalizzazione dell’energia: nel gennaio 2023 la fase conclusiva della transizione

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La liberalizzazione del mercato dell’energia, introdotta con il Decreto Bersani nel 1999 e divenuta definitiva nel 2007 con il Decreto Bersani Bis, consente ai fornitori di stabilire autonomamente le condizioni economiche di vendita, e permette a tutti gli utenti di scegliere liberamente da quale fornitore e a quali condizioni economiche comprare l’energia elettrica e il gas metano.
Per facilitare il passaggio al mercato libero, rendendolo graduale, il quadro normativo e regolatorio del decreto ha previsto una fase transitoria di coesistenza del mercato libero con quello denominato del Servizio di “maggior tutela”.
A differenza del mercato libero, nel servizio di maggior tutela, le condizioni economiche e contrattuali sono stabilite dall’Authority ARERA ogni trimestre sulla base delle oscillazioni del valore sul mercato della materia prima.
La fine di questa fase transitoria è slittata negli anni diverse volte, attualmente è fissata per gennaio 2023, data in cui scomparirà il servizio di maggior tutela e sarà obbligatorio per gli utenti domestici e le microimprese scegliere un fornitore del mercato libero.