Broker energetico: scopriamo insieme di cosa si occupa

 

Leggi questo articolo e scopri di cosa si occupa il Broker energetico: affidati alla competenza di Powercare Italia

Pubblicità, chiamate dai call center. Tutti con la stessa promessa: “Con noi risparmi”. Ma chi tra loro dirà la “verità” e ci farà realmente tagliare il costo delle bollette di luce e gas?

Cosa fa il broker energetico

Esiste una figura ben precisa che saprà rispondere a questa domanda e ti saprà indirizzare verso la soluzione più consona alle tue esigenze: il broker energetico. Tale figura non è un semplice venditore legato all’una o all’altra compagnia, ma un professionista a tuo servizio. Infatti, basandosi su quelli che sono i tuoi consumi e le tue abitudini quotidiane, ti presenterà le migliori offerte presenti sul mercato proposte da compagnie diverse e di ognuna ti spiegherà i punti di forza e le criticità.

Perché rivolgersi a un broker energetico?

Quante volte di fronte a una bolletta un po’ più alta ti sei chiesto come hai fatto a raggiungere una cifra simile? E quante volte provando a leggere la bolletta sei rimasto perplesso su alcune voci? Ecco, il broker energetico ti affianca esattamente in questo: ad avere una visione più chiara delle voci in bolletta e di come esse influiscono sulla cifra totale. Ad esempio, sai che tipo di tariffa hai sul tuo contratto? Paghi secondo le fasce orarie di utilizzo o la tariffa è monoraria?

Inoltre, il broker energetico ti darà anche suggerimenti pratici su come pagare meno: ad esempio, eseguendo sempre la lettura del contatore, richiedendo l’invio della bolletta solo online e pagando tramite domiciliazione bancaria. Quest’ultima, tra l’altro, evita di dimenticarsi la scadenza di pagamento e doverci pagare anche la mora.

Risparmio a costo zero

Il broker finanziario ti permette una scelta più consapevole e più vantaggiosa grazie a un’analisi dettagliata delle voci in bolletta. Il tutto a costo zero. Non sarai tu, infatti, a pagare il broker energetico, ma le compagnie con cui tu stipulerai il contratto. Se la tua scelta è la compagnia X o la compagnia Y per il broker non vi sono differenze: il suo guadagno arriverà o dall’una o dall’altra.

Il valore aggiunto di Powercare

Quello che sta a cuore a noi di Powercare, che operiamo in questo settore dal 2015, èavere un consumatore consapevole. In questo modo si ha un doppio beneficio: da una parte una bolletta più leggera, dall’altra una maggiore attenzione all’utilizzo dell’energia e quindi delle risorse del pianeta. Un consumatore consapevole, spesso, significa anche una persona attenta alle fonti: è un’energia pulita e rinnovabile? Questo porta anche a un mondo migliore.

Puoi chiedere la consulenza di Powercare contattando i nostri numeri allo 08351970506 oppure 351 7765509,compilando il form sul nostro sito internet https://www.powercare.it/, scrivendoci a servizioclienti@powercare.it o venendo nel nostro ufficio a Matera, in via Dante 13. Seguici anche sui nostri social.

Il 60% delle famiglie italiane ha scelto il mercato libero. Ecco i dati dell’ARERA

Il 60% delle famiglie italiane ha scelto il mercato libero. Ecco i dati dell’ARERAScopri i dati ARERA

Più della metà delle famiglie italiane hanno scelto di servirsi nel mercato libero del settore elettrico e in quello del gas naturale, per le proprie utenze domestiche. È quanto emerge dal “Monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas” dell’Arera, l’Autorità di regolamentazione per Energia Reti e Ambiente. 

Secondo l’ultimo rapporto dell’Arera, a settembre 2021, il 59,7% delle famiglie è passato al mercato libero della luce e il 62% a quello del gas. All’interno di queste percentuali, sono state riscontrate sensibili differenze territoriali, il mercato libero è maggiormente diffuso al Centro e al Nord, rispetto al Sud e alle Isole. I risparmi dei residenti al Nord arrivano circa a 94 euro annui, mentre al Sud i margini di risparmio calano nettamente, segno di incertezze da parte dei consumatori, che sono rimasti nel mercato a tutela garantita.

Il Sole 24 Ore riporta la dichiarazione del general manager di SOStariffe.it: «Ancora oggi, sulle poche offerte migliori, il mercato libero riesce a essere più competitivo del tutelato, proprio grazie all’ampia possibilità di scelta. È importante identificare le proposte valide e selezionarle in funzione delle proprie esigenze. È fondamentale informarsi, confrontare, approfondire: si tratta di argomenti che richiedono tempo per effettuare valutazioni consapevoli, per questo è importante distinguere tra azioni di vendita innescate autonomamente e quelle nate a freddo».

La riduzione dei costi è possibile unicamente attraverso il passaggio al mercato libero, mentre chi rimane nel mercato tutelato non potrà far fronte ai rincari. Molti hanno già scelto di optare per il mercato libero, dimostrando un atteggiamento pro-attivo e affidandosi ai professionisti come Powercare, che sapranno consigliarti al meglio. Ricorda, potrai sempre ri-discutere il contratto e bloccare il prezzo da 1 a 2 anni. Questa possibilità ha permesso a molte famiglie di evitare i forti rincari di questo periodo.

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Bollette: quanto aumentano nel primo trimestre del 2022

Aumento bollette primo trimestre 2022

Preoccupanti le stime dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, riguardanti il rincaro delle bollette nel primo trimestre del 2022. Infatti, le stime affermano che la bolletta dell’elettricità aumenterà del 55%, mentre quella del gas del 41,8%.

Un nucleo famigliare, spenderà circa 1000 euro in più rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente, arrivando mediamente a pagare ben 2400 euro all’anno per l’elettricità e il riscaldamento. Come abbiamo affermato negli scorsi articoli del blog, questi prezzi sono dovuti all’aumento del costo delle materie prime energetiche e del prezzo dei permessi di emissione di CO2. I prezzi all’ingrosso sono praticamente raddoppiati tra Settembre e Dicembre 2021. 

Il Governo Italiano con la Legge di Bilancio 2022 ha cercato di mitigare questo vertiginoso aumento, attraverso la riduzione dell’IVA sul gas del 5%, ma per molte famiglie non sarà abbastanza. Non mancano neppure i bonus riguardanti i nuclei familiari in difficoltà.  L’Arera ha potenziato i bonus che, per il solo primo trimestre del 2022, ammonteranno a circa 600 euro: 200 euro per l’elettricità (famiglia con 3-4 componenti) e 400 euro per il gas (famiglia fino a 4 componenti, con riscaldamento a gas in zona climatica D).

Per coloro che non riescono a beneficiare di nessun bonus, l’unico modo per evitare l’aumento della bolletta è sottoscrivere un nuovo contratto di luce e gas con tariffe fisse. Infatti, con la stipulazione di un contratto luce o gas a prezzo fisso, questo rimarrà invariato per almeno 12/24 mesi.

Il prezzo adottato non subirà le variazioni del mercato, e ti garantirà di pagare lo stesso importo in bolletta, in cui avrà inciso unicamente il consumo e non l’andamento dei prezzi della luce e del gas sul mercato all’ingrosso. È vero, non potrai godere di eventuali abbassamenti del prezzo della luce e del gas, ma potrai sempre cambiare fornitore, in maniera gratuita. 

Questo è un ottimo momento per cambiare, chiedi la tua consulenza gratuita a Mr Utenza!

20 buone abitudini per risparmiare in bolletta

20 buone abitudini per risparmiare in bolletta

Il freddo è ormai arrivato e con esso l’esigenza di riscaldarsi. Ma con il riscaldamento acceso, le bollette aumentano, per questo alcuni piccoli accorgimenti possono aiutarci a risparmiare.

Attuare dei piccoli espedienti per risparmiare, inoltre, vuol dire anche aiutare il pianeta, con un minimo di coscienza ecologica. Non è impossibile e soprattutto non è di difficile attuazione. Soluzioni semplici e funzionali, in questo articolo vedremo come fare.  

Utilizzare il riscaldamento, in casa come in ufficio, è fondamentale per non soccombere alle temperature più rigide. Scopriamo insieme, quali buone pratiche utilizzare per evitare bollette del  gas salate:

– Mantieni una temperatura di 20°;

– Arieggia la casa nelle ore più calde;

– Spurga l’aria dei radiatori;

– Non coprire i caloriferi;

– Compra un deumidificatore;

– Usa i pannelli isolanti da mettere dietro i termosifoni;

– Combatti gli spifferi;

– Usa tappeti che isolano il pavimento e trattengono calore;

– Usa le stufe elettriche solo in caso di necessità;

– Quando c’è il sole apri tende e tapparelle.

Occorre chiarire, che a prescindere dal riscaldamento acceso, in inverno, i costi delle bollette subiscono un fisiologico aumento nei mesi invernali.  Quindi, è bene cercare di contenere anche i costi della bolletta dell’acqua con piccole abitudini intuitive:

  • Preferire la doccia al bagno;
  • Cambiare il soffione della doccia (i più moderni garantiscono un getto potente ma una forte riduzione dei consumi);
  • Utilizzare dei regolatori di flusso;
  • Prediligi basse temperature quando usi la lavatrice;
  • Utilizzare i programmi ECO di lavatrice e lavastoviglie;
  • Accertarsi di avere effettivamente chiuso il rubinetto;
  • Dimezza le dosi di detersivi, saponi e ammorbidenti;
  • Aggiungi ai lavaggi bicarbonato e aceto;
  • Cerca di lavare i panni dalle 7 alle 8 del mattino o dalle 19 in poi;
  • Ricorda che i consumi nel weekend sono inferiori.

E se non vuoi farti cogliere impreparato, dall’andamento delle tue bollette, chiedi una consulenza gratuita a Mr. Utenza!

Come leggere il contatore del gas

20 buone abitudini per risparmiare in bolletta

Il contatore del gas è essenziale per tenere sotto controllo i propri consumi, imparare a leggerlo è fondamentale, per non ricevere sorprese in bolletta, infatti attraverso il contatore del gas sappiamo esattamente quanti metri cubi di gas abbiamo consumato. 

Sarebbe auspicabile effettuare l’autolettura del contatore in maniera periodica, in modo tale da comunicare al nostro fornitore di gas i consumi effettivi, evitando fastidiosi conguagli.

Per poter leggere i dati del contatore, innanzitutto, va fatta una distinzione tra contatore tradizionale e contatore elettronico:

  • se possiedi un contatore tradizionale, e quindi analogico, devi comunicare solo i numeri su sfondo nero, non le cifre su sfondo rosso;
  • se possiedi un contatore elettronico, le modalità di lettura dipendono dalle diverse case produttrici. In linea generale, tutti i display, per minimizzare il consumo di energia, sono normalmente spenti e per attivarli è sufficiente premere il pulsante vicino al display. A seconda dei modelli, dovrai premere più volte il pulsante fino a quando non avrai visualizzato il consumo di gas espresso in metri cubi (m3). Anche in questo caso dovrai comunicare al tuo fornitore il numero intero, ad eccezione dei numeri dopo la virgola.

La lettura del contatore va effettuata almeno una volta l’anno per i clienti con consumi fino a 500 Smc/anno;  almeno 2 volte l’anno, per i clienti con consumi superiori a 500 Smc/anno e fino a 1.500 Smc/anno; almeno 3 volte l’anno, per i clienti con consumi superiori a 1.500 Smc/anno e fino a 5.000 Smc/anno e almeno una volta al mese per i clienti con consumi superiori a 5.000 Smc/anno.

Se hai difficoltà nella lettura o vuoi scoprire quale modello di contatore possiedi, chiedi una consulenza gratuita a Powercare, un nostro operatore ti contatterà subito.

Chi rimane nel mercato a maggior tutela avrà bollette più salate

Mercato maggior tutela rincari bollette

Tanto si è parlato del rincaro delle materie prime, come gas ed energia, che colpirà il mercato mondiale in questo trimestre. Oggi scopriremo perché gli utenti che decideranno di rimanere nel Mercato a Maggior Tutela – credendo di essere davvero tutelati – avranno bollette più salate.

Il Governo italiano, proprio per far fronte a questi aumenti – mai visti in precedenza – è intervenuto eliminando temporaneamente gli oneri di sistema sulla luce, abbattendo l’IVA sul gas metano e potenziando il Bonus Sociale per le famiglie bisognose. Nonostante queste misure straordinarie, gli aumenti saranno importanti e colpiranno soprattutto i cittadini rimasti nel mercato “tutelato”. 

Infatti, i clienti del Servizio di maggior tutela subiranno passivamente i rincari di energia elettrica e gas metano, poiché il mercato a maggior tutela è legato all’andamento del prezzo delle materie prime.

Perché i clienti del mercato libero risparmieranno?

I clienti del mercato libero, invece, hanno la possibilità di sottoscrivere contratti con tariffe sulle materie prime a prezzi bloccati fino a un massimo di due anni. Scegliere il mercato libero vuol dire risparmiare doppiamente: sia sulla materia prima, sia sulle altre voci in bolletta, infatti, l’abbattimento degli oneri generali e dell’IVA riguarda tutti (mercato tutelato e mercato libero).

Potrai sempre liberamente ri-discutere il contratto, in maniera gratuita, nel caso in cui  i prezzi del mercato scendessero nuovamente. I contratti a prezzo fisso possono essere sempre sostituiti in maniera completamente gratuita. Per una consulenza più approfondita chiedi a Mr. Utenza.

Se non sei ancora passato al mercato libero, ricorda che dal 2023 il mercato a tutela garantita cesserà di esistere e sarai obbligato a passare al mercato libero. Non aspettare oltre, chiedi la tua consulenza gratuita a Mr Utenza e risparmia con le tariffe più vantaggiose. 

Allarme per le imprese, aumento della bolletta del 40%. Come evitarlo?

Allarme per le imprese, aumento della bolletta del 40%. Come evitarlo?

Allarme per le imprese, aumento della bolletta del 40%. Come evitarlo?

I prezzi delle materie prime sono alle stelle, durante l’estate del 2021 sono aumentati del 31,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. C’è molto allarmismo, soprattutto per gli imprenditori, molti dei quali non possono beneficiare delle misure contenitive pensate dal Governo con il DL 130/2021. L’unico modo per evitare l’aumento della bolletta è sottoscrivere un nuovo contratto di luce e gas con tariffe fisse.

L’aumento del gas è stato certamente causato dalla pandemia, che ha rallentato la produzione facendo calare anche gli investimenti. In questo periodo di ripresa, c’è stato un boom della domanda di gas a livello globale e produzioni e trasporti non riescono a soddisfare la domanda europea, per questo con l’arrivo dell’inverno i prezzi sono saliti vertiginosamente. Pare che i prezzi rimarranno alti almeno per i prossimi 6 mesi. Chiaramente, poiché il gas è essenziale per la produzione dell’energia elettrica, anche i prezzi di quest’ultima saranno interessati da un forte aumento.

L’unica operazione posta in atto dal Governo, per mitigare l’aumento del gas naturale, nel prossimo trimestre, è quella di abbassare il prezzo dell’IVA al 5% – non facendola più oscillare tra il 10% e il 22%.

Tuttavia, questa misura contenitiva potrebbe non bastare. Per questo Mr Utenza, ti consiglia di stipulare un nuovo contratto di luce e gas con tariffe fisse. Se stipuli un contratto della luce o del gas a prezzo fisso, ciò significa che questo non cambierà per almeno 12/24 mesi.

Il prezzo adottato non subirà le fluttuazioni del mercato, garantendo un importo costante in bolletta, in cui avrà inciso unicamente il consumo e non l’andamento dei prezzi della luce e del gas sul mercato all’ingrosso. È vero, non potrai godere di eventuali abbassamenti del prezzo della luce e del gas, ma potrai sempre cambiare fornitore, in maniera gratuita. 

Questo è un ottimo momento per cambiare, chiedi la tua consulenza gratuita a Mr Utenza!

Come evitare l’aumento delle bollette nel prossimo trimestre?

Come evitare l’aumento delle bollette nel prossimo trimestre

Come evitare l’aumento delle bollette nel prossimo trimestre?

Con il Decreto Legge 130/2021, approvato lo scorso 23 settembre, il Governo intende azzerare, o comunque mitigare, l’aumento del costo dell’energia e del gas previsti per il prossimo trimestre, adottando diverse misure contenitive. Vedremo quali saranno i beneficiari di questo nuovo dispositivo di legge. Ma per non avere sorprese, per i non beneficiari, è consigliabile la sottoscrizione di un nuovo contratto a prezzi fissi.

Coloro che potranno beneficiare dell’annullamento degli effetti del futuro aumento della bolletta dell’energia elettrica – causato dall’aumento del costo delle materie prime – sono: 

  • nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui;
  • nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli);
  • percettori di reddito o pensione di cittadinanza;
  • utenti in gravi condizioni di salute, utilizzatori di apparecchiature elettromedicali.

Invece per quanto riguarda le piccole e piccolissime imprese e per gli altri utenti domestici, verranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema, limitatamente al quarto trimestre 2021, a patto che le utenze siano a bassa tensione, fino a 16,5 kW.

Per far fronte invece all’aumento del gas, il decreto legge ha stabilito l’abbattimento degli oneri di sistema, limitatamente a questo trimestre – e la riduzione dell’IVA al 5% per tutti coloro che usufruiscono del gas – privati e aziende – attualmente l’IVA è fissata tra il 10% e il 22%, a seconda del consumo.

In qualsiasi caso, è consigliabile la sottoscrizione di un nuovo contratto luce e gas, con tariffe fisse e monorarie. Questo è ormai possibile grazie al Mercato Libero. 

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Condominio: IVA al 10% sull’energia elettrica

Iva al 10% per i condomini

Con l’interpello n. 142 del 3 marzo 2021, l’Agenzia delle Entrate ha corretto le precedenti pronunce in merito, stabilendo che i condomini composti da sole “esclusivamente” da unità immobiliari residenziali, ossia abitazioni private, hanno diritto alla riduzione dell’IVA sulla bolletta energetica. Si passa dal 22% al 10%.

Questa precisazione fa leva sulla sfumatura del diverso avverbio che qualifica i connotati del condominio destinatario della fornitura di energia elettrica, ovvero se trattasi di condominio “esclusivamente” o “prevalentemente” residenziale, nel primo caso costituito da unità immobiliari aventi sola destinazione abitativa, nel secondo integrato anche da negozi, uffici o studi professionali.

Per questo, con l’ultimo interpello, diventa fondamentale il concetto di esclusivo uso domestico: hanno diritto alla riduzione dell’IVA tutti i consumatori finali che utilizzano l’energia elettrica nella propria abitazione privata a carattere familiare o in analoghe strutture a carattere collettivo caratterizzate dal requisito di residenzialità, e non la utilizzano nell’esercizio di imprese o per effettuare prestazioni di servizi rilevanti ai fini dell’IVA, anche se in regime di esenzione.

Fatta quindi, questa necessaria premessa, sarà poi l’Amministratore del condominio “esclusivamente residenziale” a farsi carico di comunicare al gestore dell’energia – tramite apposita dichiarazione o affidandosi a Powercare Italia – a specificare la condizione dell’immobile, al fine di poter usufruire dell’agevolazione IVA sul consumo dell’ elettricità a servizio delle parti comuni.

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Hai una Partita IVA? Scopri se hai diritto alla riduzione dell’accisa e dell’IVA!

Riduzione dell’accisa e dell’IVA per titolari di PIVA

Sono due le tassazioni alle quali è soggetta la fornitura di energia elettrica: l’accisa, imposta erariale sul consumo e l’IVA, imposta sul valore aggiunto. Per entrambe le imposte sull’energia elettrica sono previste delle agevolazioni e delle esenzioni dalle aliquote per alcune categorie di consumatori. 

ENERGIA ELETTRICA

Hanno diritto all’ IVA agevolata al 10%, tutte le imprese estrattive e manifatturiere, comprese le imprese poligrafiche, editoriali e simili; le imprese agricole; e gli utenti che utilizzano l’energia per usi domestici (strutture residenziali e ambienti come caserme, scuole, case di riposo, conventi, orfanotrofi) e quelli che impiegano l’energia per impianti di irrigazione, di sollevamento e di scolo delle acque (consorzi di bonifica e di irrigazione). Hanno invece diritto all’esenzione dell’IVA sulla bolletta dell’ energia elettrica le aziende esportatrici e gli operatori economici che effettuano operazioni superiori al 10% del volume d’affari nell’anno precedente (esenzione entro un limite). 

Per quanto riguarda l’accisa sulla luce, invece, hanno diritto alle agevolazioni le imprese che impiegano l’energia elettrica per la riduzione chimica, in processi elettrolitici o metallurgici (classificati DJ 27 – classificazione ATECO), quelle che impiegano l’energia elettrica in processi elettrolitici mineralogici classificati DI 26 – classificazione ATECO) e le imprese che impiegano l’energia elettrica per realizzare prodotti sul cui costo finale l’energia incide per più del 50% (calcolato in media per unità). Sono esenti al pagamento dell’accisa sull’energia elettrica tutte le imprese che producono elettricità, quelle che impiegano l’energia elettrica per l’esercizio delle linee ferroviarie per trasporto merci e passeggeri e le imprese che impiegano l’energia elettrica per l’esercizio delle linee di trasporto urbano e interurbano.

GAS NATURALE

Per quanto riguarda invece le forniture di gas naturale, abbiamo diverse imposte: l’accisa, le addizionali regionali e l’IVA. Anche in questo caso lo Stato prevede delle agevolazioni, con aliquote ridotte o esenzioni, sia per i clienti privati, sia per le imprese. Andiamo a scoprire chi ne ha diritto.

Hanno diritto all’aliquota IVA agevolata al 10% sul gas le imprese estrattive e manifatturiere, (sezione C, codice ateco comprese quelle poligrafiche, editoriali e simili), le aziende agricole e le imprese che impiegano gas per la produzione di energia elettrica e quelle che usano il gas in centrali di cogenerazione, ossia la produzione combinata di elettricità e calore.

Hanno diritto all’esenzione IVA per il gas metano gli operatori economici che effettuano operazioni superiori al 10% del volume d’affari nell’anno precedente.

Per quanto riguarda la riduzione dell’ accisa del gas in bolletta,  ne hanno diritto le imprese industriali che producono beni e servizi (artigianali, agricole, alberghiere, di ristorazione, di distribuzione commerciale, forni per il pane, produzione di energia elettrica e la cogenerazione), gli impianti sportivi adibiti ad attività dilettantistiche senza fine di lucro, le attività ricettive svolte da istituzioni per assistenza a disabili, orfani, anziani e indigenti e comunità di recupero di tossicodipendenza dove vengono svolti lavori. Godono dell’accisa ridotta sul gas anche gli alberghi, gli hotel e le strutture ricettive, le imprese che si occupano della distribuzione commerciale, i ristoranti (agevolazione totale o parziale al 50%), le pizzerie, e i bar.

Hanno invece diritto all’esenzione del pagamento dell’accisa e delle addizionali regionali sul gas, le imprese che utilizzano il gas per: la riduzione chimica, nei processi elettrolitici o metallurgici e nei processi mineralogici (classificati DI 26 e DJ 27 – classificazione codice ATECO).

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